Tenerezze

Questi faticosissimi giorni di lavoro, di Simo e di pulizie per tornare alla solita tranquillità e smettere di inseguire operai, idraulici e elettricisti, mi hanno riservato due sorprese tenerissime, di cui voglio tener traccia qui, che le cose che ci commuovono, se non fissate, passano in fretta e ci allietano una volta sola.
Invece son stata così felice che voglio di nuovo e di nuovo questa gioia, ogni volta che leggerò questo post (ammesso che nella mia vita trovi il tempo di rileggere qualcosa e che quel qualcosa sia un mio scritto...).

La prima fonte di felicità è stato trovare un set di lenzuoli per Simo tra le cose vecchie dei miei nonni, una scatola di cotone meraviglioso con un bigliettino di mio nonno con su scritto a mano "sogni d'oro": chissà per chi era? Forse per quando nacqui io, forse per un regalo inspiegabilmente mai partito.
Di certo non per Simo, a cui questo augurio così dolce va insieme alle lenzuola.

L'altra gioia è stata la scoperta della maglia e dei ferri, ma ancor di più il fatto che mia mamma è bravissima e proprio non me lo immaginavo. A Cuneo abbiamo trovato delle lane splendide e, complice una sera in cui Simo è crollato prima del previsto, lei mi ha impartito le prime lezioni.
Poi nel trambusto del ritorno, ho dimenticato ferri e lane a Cuneo, così lei ha fatto un paio di berretti, uno per Simo ed uno per me; in questo periodo in cui ho imparato tanto ad apprezzare quanto si può fare con le mani e col cuore, non potevo sperare in un regalo più bello (e più caldo e più morbido).
Per oggi la mia felicità è grande grande. E voi? Qualche felicità oggi?

PS:: spero perdonerete la volontaria pubblicità al sig. ZUCCHI, ma la confezione di 40 anni fa valeva davvero la pena di essere vista...

PS:: questo post è stato scritto al posto della mia pausa pranzo mentre Simo DORMIVA! Oggi hanno fatto una castagnata a scuola in giardino, accendendo il fuoco, cuocendo e mangiando... è arrivato a casa che non si teneva più in piedi!

******