Non è necessario andare nel Vermont per assistere al foliage. Basta una fredda ed umida mattinata autunnale, in cui ci si senta il fuoco dentro e si sia pronti per una fuga in città. Quattro piedi e, per la prima volta, nessuna ruota.
Una mattina in cui non si guarda l'orologio, perché non si ha fretta e ci si può concedere il tempo per usare i mezzi pubblici, lasciandosi stupire dal mondo visto "dall'alto"..
..o per calpestare un tappeto di castagne e selezionare le più grandi per il nature table.
..o per calpestare un tappeto di castagne e selezionare le più grandi per il nature table.
Tempo per giocare a nascondino tra le rosse fronde di un acero..
.. e per raggiungere la meta camminando per il più grande parco della città.
Tempo per un'infarinatura del codice stradale ..
..e per essere piacevolmente sorpresi da una (per me) novità..
Tempo per scoprire che nella strada che da dodici anni si percorre è presente un consolato..
..e che gli stendardi rionali, tra le varie lingue, riportano anche il piemontese.
Tempo per sorridere di un'insegna..
..e per sentirsi a casa anche quando si lavora.
Buon giovedì!
uh, il parco del Valentino!!! che nostalgia e che bello!!!
RispondiEliminaNel Vermont ci sono le foglie, ma non quel sorriso.
RispondiEliminaMa che bellezza :X!!
RispondiEliminabellissimo! Grazie di cuore per aver condiviso con noi!
RispondiEliminaChe belle foto!
RispondiEliminaUn post meraviglioso!!
RispondiEliminaSTUPENDO!
RispondiEliminaE' tanto che devo portare Belvetta sui mezzi. Devo seguire il tuo esempio.
@stima: già, vediamo chi sta meglio ;)
RispondiElimina@RJ: colpa di Stima che dà brutti esempi ;)
anche noi ogni estate abbiamo la gita in città fatta coi mezzi pubblici e con la scusa che i bambini hanno le gambe corte ti obbligano a notare tanti particolari, che noi, con la nostra andatura veloce, non notiamo mai!
RispondiElimina