martedì 30 novembre 2010

Mani (e coscienza) sporche

Rimango di sale. Nel leggere che il diritto a sporcarsi è addirittura sancito dal Manifesto dei diritti dell'infanzia. Rimango di sale, pensando ai suoi primi mesi, in cui mi preoccupavo che fosse sempre ben vestito, pulito, a "puntino" insomma. E' stato l'unico periodo, quello, in cui spendevo un po' di più per l'abbigliamento, stando attenta al completino, ai colori, alle nuances..

Ma quando ha iniziato a gattonare.. orrore!!! Il mio mondo perfettino si è sgretolato..
Matt ha iniziato a gattonare ad agosto, ma eravamo al mare, quindi è stato naturale e senza traumi per me lasciarlo fare. Noi abitiamo al secondo piano, per cui anche al rientro a casa non ci sono stati problemi. Il vero battesimo col fuoco è stato a casa di un'amica col giardino.
Era settembre, giardino esposto a nord, quindi umido. Due amiche, conosciute al corso pre-parto, con relativi bimbi della stessa età di Matt, -sono nati a pochi giorni l'uno dall'altro, quando hanno dimesso una di loro, stavano ricoverando me, ci siamo incrociate in accettazione-. Stavamo mangiando in terrazza, autobloccanti come pavimento. Ad un certo punto il bimbo di casa inizia a gattonare verso il giardino. Tutti ad ammirarne i progressi, io impietrita. A ruota lo segue il secondo bimbo, bello sculettante, con le manine sull'erba umida ed i pantaloni che iniziavano a pataccarsi di terra. Una dose di complimenti anche per lui. Io ancora impietrita osservo la scena, sudando freddo. Matt, che è un animale sociale, si stava accodando, ma due mani hanno interrotto la sua corsa, sollevandolo e prendendolo in braccio, fingendo una voglia di coccole improvvisa. Dovevo depistare. Però non l'ho data a bere a nessuno. Ero tra due fuochi. Da una parte la mia voglia di lasciarlo libero di fare le sue esperienze. Dall'altra l'educazione rigida di mia madre, che per ogni macchia sui vestiti a fine giornata erano guai.. La libertà, il rigore. La libertà, il rigore. Poi ho chiuso gli occhi, ho inspirato ed ho fatto il gesto più ribelle che potessi fare nei confronti di mia madre, più ribelle della fughe ai concerti, dei giri in moto o di una bugia: l'ho poggiato a terra e l'ho lasciato andare.

Una foto di quel giorno

Sembra banale, ma vi assicuro che per me non lo è. Quello è stato il primo passo, poi ce ne sono stati altri, ma alla fine Matt è riuscito a scalfire quelle (inutili) rigidità che mi erano state inculcate.. Adesso riesco a sorridere di un pantalone macchiato o una scarpa infangata, ho optato per un abbigliamento pratico e assolutamente lavabile (tengo un paio di vestiti un po' più presentabili per le grandi occasioni) e mi sento molto più libera. E questo Matt lo avverte.


Per questo rimango di sale a leggere che è un diritto di ogni bambino. E' mancato poco che fossi io per prima a non rispettarlo. A volte si cade proprio sulle basi.

PS: Una precisazione: non vorrei aver dato un'impressione distorta di me, io sono l'esatto contrario di quel modello cui anelava mia madre, proprio l'esatto contrario. Non immaginatemi elegante e coi tacchi, perché la mia divisa è jeans ed anfibio. Io, la mia rivoluzione l'ho già fatta durante l'adolescenza.

11 commenti:

  1. Hai fatto assolutamente benissimo...
    Sono sicura che ogni bambino prima o poi debba provare la vera e pura libertà di "rotolarsi" nella natura...
    Cosa c'è di più bello e divertente?
    Poi quando toccherà a Cassandra ne riparliamo però... eh eh eh!!!

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  2. Io ho fatto l'esatto opposto invece...ho avuto anch'io un'educazione rigida,come te, e anch'io ero sgridata se tornavo a casa coi vestiti sporchi. Ho lasciato che i miei figli si rotolassero ovunque fin da piccoli, e adesso se anche capita che strappino un pantalone vengono col sorriso e mi chiedono " mamma lo cuci?" " si amore"...e tornano a giocare tranquilli :-)
    Molto meglio così. Dovresti leggere il libro che sto leggendo io: ti spiega che genitore dovresti essere ma in realtà ti fa riflettere su che figlia sei stata e su che genitori siano stati i tuoi ( Amarli senza se e senza ma-Alfie Kohn)

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  3. Ricordo il tuo fastidio iniziale, mi piaceva tanto :) per una volta sembravi un poco meno che perfetta (sulla prima volta che ci siamo riviste dopo 15 anni ci devo fare un post, sisì)
    Noi invece, imperfetti di natura, siamo nati sporchi e moriremo sporchi...ma è d'obbligo in campagna, niente da fare: quando siamo a CN da nonna sfoggiamo i completini da principe che ci regalano inutilmente gli amici.

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  4. Io son bestia al cubo: le prendo anche cose vezzose (anche se a costi modici) ma poi chissene se si sporca!
    A scuola la mando più "pratica" e con vestiti che nonf acciano venire complessi alle maestre (perchè dopo 3 anni ho capito che non reiscono a realizzare il concetto di "madre a cui non gli frega") e anche perchè vedo certe bimbe andare a scuola in minigonna jeans, stivale coi glitter, elggins e golfino di lana e vedo esattamente cosa non voglio per Belvetta.
    VIVA LA LIBERTAAAAAAAAAAAAAA'!

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  5. L'ho scritto anch'io... penso che la generazione delle nostre madri (presumo che anno più anno meno siamo lì) ci abbiano inculcato valori "inutili".... ancora adesso lei ammira quei bambini che in pasticceria stanno fermi immobili e non parlano mai... io la guardo negli occhi e obietto che forse, meglio un capriccio in più e due secondi in meno seduti che un bambino che si ribellerà e te le farà pagare sicuramente non appena sarà adolescente (e magari meno controllabile!!!)....

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  6. Credo che il fantasma del "non ti sporcare!" sia nascosto in ogni madre, pronto a riaffiorare quando siamo stanche o a disagio... Ecco perchè vivo questi diritti come una sfida quotidiana! Un bacio :X

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  7. Mia mamma mi sgridava quando ero bambina perché mi sporcavo e mi sgrida anche adesso per i miei bambini.... :)]

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  8. io invece devo combattere con Moto Moto, che ogni tanto mi guarda e mi fa " e, ma si sporca" e io lo guardo e gli faccio " e, ma mica lavi tu"....
    adoro andare a prenderlo al nido e vedere che ha una patacca di colore da qualche parte, o quando era bella stagione una bella macchia di erba sul ginocchio... lui ancora si può permettere di giocare senza pensieri!!!!!

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  9. Beh, da una co-organizzatrice del Zozo candy mica mi sarei aspettata queste confessioni ha ha, evviva la libertà, per loro e per noi dai fantasmi dei nostri genitori!!!

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:: Grazie delle tue parole :: Mamma C&F