


Riflettevo su una cosa che può apparire banale, ma che, alla lunga porta con sè ragionamenti interessanti: il risparmio "indiretto" dell'autoproduzione.
Quello "diretto" è ovvio; noi ci autoproduciamo dallo yoghurt al pane, dal burro al detersivo, dal deodorante ai succhi di frutta ed alcuni tipi di formaggio (trovate tutto nelle nostre pagine dei Provati per Voi): quindi il costo è ridotto alla materia prima, a volte ad un poco di elettricità o di gas. Ed è già un gran risparmio.
Ma da quando, un anno fa, ho iniziato ad andare a comprare settimanalmente la verdura, la frutta, il latte, il vino, le uova al mercato locale dei contadini, ho visto un risparmio molto maggiore di quanto realmente mi aspettassi.
Lì è tutto biologico ma venduto a poco prezzo, un contatto diretto ed umano tra chi produce e chi acquista, senza intermediari che ricarichino i prezzi, senza spostamenti, davvero a km zero.
Visto che "faccio il pieno" per tutta la settimana (prima o poi, Anna, prometto che ti scrivo quel post sul nostro menu settimanale stagionale, promesso...), poi al supermercato ci vado di rado: qualcosa per cani e gatti, alcuni ingredienti per l'autoproduzione, olio, sale, qualche affettato per i carnivori di casa e poco di più.
E non entrare al supermercato per me significa una cosa sola: smettere di star dietro alle inutilità, ai cestoni con le offerte e agli sconti che ci accolgono all'entrata quando il carrello è vuoto e il portafoglio pieno (ma quanto tonno in svendita, quanti preparati per budini 3x2, quanta pasta inutile ho comprato in vita mia così????).
A distanza di un anno, io ho visto una differenza abissale, etica e economica: ho capito, una volta di più se necessario, quanto penso di essere scaltra e invece sono un pesce pronto ad abboccare dentro i supermercati. Hai voglia a fare la lista della spesa ed ordinarti di attenerti stringentemente a quanto hai scritto: e quella saponetta? un dentifricio in svendita? uno scottex sottocosto? non vorrei mai che non ricapitasse più: ma dove???
L'unica vera alternativa per risparmiare è evitare di andarci il più possibile al supermercato.
O voi siete tutti degli eroi e passate indenni tra le corsie e vi dirigete con due cosine nel carrello fino alle casse?
AGGIORNAMENTO: Oggi, quando il postino ha bussato alla mia finestra (non abbiamo ancora una buca delle lettere dopo 10 anni, lo so... ma se è per quello nemmeno il campanello!!!) e mi ha consegnato un pacchetto, ho capito che un altro piccolo capitolo dell'autoproduzione continuava: sono arrivati dei semini in regalo che han viaggiato dall'Inghilterra fin qui per diventare fiori collinari. Grazie Silvia che, anche quando sei lontana, ti ricordi di noi...


non so ancora quale sia la mia strada verso il minimal, ci sto provando col buon senso; qualche volta cedo al supermercato, ma sono sicura di aver capito da quale parte andare :-)
RispondiEliminami sono accorta di quanto spendevo inutilmente al supermercato quando ho iniziato a comprare il latte crudo al supermercato e quindi adesso ci andrò si e no due volte al mese...non l'avrei mai detto!
RispondiEliminaopsss, scusa! intendevo " comprare il latte crudo al distributore!
RispondiEliminaIntanto grazie per la citazione, e poi... quanto hai ragione.
RispondiEliminaIo al supermercato continuo ad andarci, ma la quantità e la qualità degli acquisti è cambiata radicalmente (niente più acqua o bibite in bottiglie di plastica, per dirne una). Devo ancora fare molto, però, sul fronte "acquisti a filiera corta", un po' per pigrizia un po' per difficoltà logistiche.
Detto tutto questo sono veramente curiosa di sapere in cosa consistono i vostri progetti. Tienici informate! :)
Quante tegole! Io ne ho 2 molto antiche, le ho prese a casa dei miei e prima o poi le dipingerò.
RispondiEliminaMa cosa state costruendo di preciso??:-)
Io non sono nè minimal nè "eroina". Compro tutto al supermercato per una questione di tempo; fare la spesa non mi diverte più come una volta per cui prendo solo quello che serve e scappo. Ho smesso da anni di fare scorte di offerte. Però quando vado giù dai miei mi diverto molto al mercato. Lì è molto grande e si tiene il mercoledì e ci trovi di tutto! E divertente contrattare sul prezzo e parlare il dialetto! :-)
La mia gioia è il tuo sorriso cara! Sono contenta siano arrivati i semini.
RispondiEliminaQuanto al minimal e all'autoproduzione proprio stamattina ho messo un po' di germogli in acqua da aggiungere all'insalata, poi c'è il pane, lo yogurt ma poco altro purtroppo per ora ... per le verdure anch'io privilegio gli acquisti a chilometri zero se posso (meglio che un kiwi biologico dalla nuova zelanda!) ma non riesco a far molto altro. I supermercati però anche per me son diventati una tappa che brucio in gran velocità e che non ha più nulla di allettante ai miei occhi, questa sì che è libertà!
Mi sa che non ci sono andata neanche un po' vicino con le mie ipotesi sul cantiere eh? Lì mi sa che ci sarà un bell'orticello, o sbaglio? Mi rodo di curiosità ... ciao amica indaffarata, buon lavoro!
Tocchi un tema interessante, più o meno riflettevo come te sulla trappola dei supermercati che mi spingono a comprare molte cose inutili.Ancora di più vorrei però imparare ad essere minimal, cos ain ci fatico moltissimo.Ringraziando utilizzo molte cose di seconda mano es. vestiti, oggetti per la casa, libri ma il fatto di riceverli a gratis da zie, cugini, parenti vari etc mi porta ad accumulare pur di non sprecare.Così non butto via nulla e riempio però lo spazio fisico e mentale di cose da gestire.Dovrei veramente imparare a disfarmi delle cose, ad avere molte molte meno cose.Ad esempio ora che stiamo cercando cose x arredare la nuova casa, sono letteralmente sommersa di piatti, pentole, tovaglie etc di seconda mano e di cui fatico (mentalmente anche ) a libermi perché mi dispiace buttarle via, pesno possano servire in fututo, medito di riutilizzare etc.E sicuramnete un risparmio ma anche un grande accumulo!!
RispondiEliminaIo non ne faccio una crociata onestamente.
RispondiEliminaHo l'orto, prendo la verdura in paese da ora in avanti quando riapre il mio contadino di fiducia, le uova o bio o dal vicino di casa, coniglio e galline idem, la carne dove riesco perché mi piace e quella di manzo e vitello non ho modo di prenderla altrove. A me il super piace. E' comodo. Ed e' comodo anche il negozietto in paese.
Semplicemente faccio il possibile senza spaccarmi la testa. Non ne ho l'energia e non penso di essere travolta dalle spire del male solo perché approfitto di un'offerta al super.
Ma non rischiamo di esagerare nel verso opposto?
@MCT: per me non si tratta di esagerare, ma di RISPARMIARE e, in più, facendomi del bene. Entrambe le cose non mi fanno schifo affatto.
RispondiEliminaForse hai letto velocemente e non ci hai fatto caso, ma io non parlavo di offerte al supermercato, proprio il contrario: è lo spreco conseguente, l'inutilità, lo specchietto per le allodole che mi deprime... Quello a cui ieri abboccavo come un pesce ora mi fa un po' pena.
Per me questa è libertà e non necessito di spaccarmi la testa, semplicemente ho deciso di fare così tempo fa e proseguo coscienziosamente su questa strada.
PS. anche se esagerassimo nel verso opposto, saremo sempre (purtroppo) una sparuta minoranza rispetto a chi è preda di marche, marchietti e marchette.