mercoledì 4 maggio 2011

Buio in Sala n.44

Ci sono momenti in cui non si ha voglia di leggere e si preferisce farsi avvolgere dall'atmosfera di un bel film, magari sdraiati sul divano, in un incastro di piedi e gambe, copertina della nonna nelle serate più fredde e goloserie da piluccare.. Ognuno di noi porta dentro una scena di un film, un dialogo, un'atmosfera. Noi qui segnaliamo i nostri, quelli cui siamo in qualche modo legate. E se qualcuno vuole unirsi a noi, condividendo le pellicole che l'hanno emozionato, ci farà solo piacere!
Vi aspettiamo ogni mercoledì al cineforum di Nati per Delinquere!!

E adesso... buio in sala!

Mamma F: Il Codice di Marco Polo (Cartone Animato - 2010)

Se chiedete a Simo qual è il suo film preferito in questo periodo, quello per cui è pronto a qualsiasi cosa pur di vederselo una volta al dì, lui risponde sicuro: I CUCCIOLI.
E quindi lo guardiamo ad ogni cena, a volte anche a pranzo: ecco due volte al giorno non so se sopravvivo a lungo.
Il film è bello, diciamo le prime 87 volte almeno.
Poi si ride meno, ma è carino lo stesso.
Quando lo si recita a memoria sarebbe meglio smettere di vederlo per un po'.
Ma torniamo a noi: la trama è giallesca, le citazioni da Ice Age a 007 sono sgamabilissime e buffe, non c'è Falco bensì un cameriere che si chiama... Ambrogio, ovviamente.
E c'è anche il piacere di vedere un film pensato in italiano con dei dialoghi palesemente scritti e non tradotti, con giochi di parole divertenti, riferimenti all'Italia (anche in un paio di sponsor in itinere, OVS e quello delle mucche che fanno MUUU che non mi ricordo chi è) per una volta poco yankee.
Dopo la visione delle prime 100 volte induce pensieri autolesivi.
Qui una canzoncina del film.

*****

Mamma C: Pink Floyd - The Wall (1982)

Quando ero una pivellina in cerca di personalità, mi piaceva intontirmi davanti a questo film, magari mentre i genitori non c'erano, la sera, a volume altissimo, sigaretta dell'adolescente tra le dita (ho smesso, ho smesso!!), seduta sulla poltrona modello Bob Geldof, struggendomi dietro non so quali pensieri di vita e di morte. Rivedendolo adesso che la personalità ce l'ho ben chiara (fin troppo..), riesco ad apprezzarlo per quello che è: uno stupendo video lungo di un gruppo che ho tanto amato (e che ancora mi porto dentro). C'è chi ha parlato di autobiografia di Roger Waters, chi di critica sociale (la scena con gli studenti di "Another brick in the wall", che finiscono nel tritacarne del sistema scolastico che li vuole tutti conformati è lampante), chi la scia di Syd Barrett nel delirio di onnipotenza del protagonista.
Trama: "In una stanza d'albergo, a Los Angeles, Pink (Bob Geldof), rockstar famosa ma con problemi di droga, rivive, grazie ad un film di guerra, i momenti più significativi della sua tragica esistenza: il padre morto in guerra quando lui era ancora in fasce, il crudele maestro di scuola, la madre iperprotettiva, la moglie infedele e le stupide groupies che darebbero l'anima per stare con lui. Tutti questi avvenimenti non hanno fatto altro che erigere intorno a Pink un muro psicologico che lo protegge dalle altre persone, ma che col passare del tempo lo soffoca. Pink, dopo aver portato con sé in albergo una groupie e aver distrutto la sua stanza, pone l'ultimo mattone nel muro, chiudendosi del tutto nella sua follia. Le persone che organizzano il suo tour lo trovano in condizioni disumane, e dopo averlo rimesso in sesto lo trascinano ad un concerto che sembra una parata nazista. Qui Pink marcia, seguito da agguerriti skinheads, sulle altre persone, raggiungendo il culmine della pazzia." Il muro dietro cui si barrica Pink, il protagonista, quello che da ragazzina mi piaceva (?) ergere nei confronti del mondo, verrà poi distrutto, per giudizio insindacabile del Giudice Verme con tanto di toga e parrucca, dopo un vero e proprio processo cui Pink si sottopone di propria iniziativa, chiamando a testimonianza i personaggi che hanno contato nella sua vita: la madre, il maestro, la fidanzata..

Sarà che Bob Geldof mi ha fatto sempre sangue (no, non ero io la groupie di The Wall), ma vederlo recitare me gusta mucho ed in alcune canzoni del film (non dell'album) canta anche lui. Le scene sono inframmezzate da cartoni animati incredibilmente belli. Un video forte, indubbiamente, ma assolutamente da vedere, specie per chi, come me, la musica degli anni '80 se la sente nel sangue.

Ah, la regia è di Alan Parker, mica cotiche..

Due brani: uno per i depressi-bipolari, che millantano un passato dark ed uno per le mamme sentimentali.

Ecco i nostri precedenti Buio in sala!

Questa settimana partecipa:

4 commenti:

  1. Al "codice" ancora non siamo arrivati! Il muro invece l'ho visto eccome: chissà se rivederlo adesso a distanza di circa 20 anni dalla prima visione avrebbe lo stesso effetto di allora!

    PS: anche oggi salto, ma mi rifaccio con il mio giro per il Piemonte!

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  2. The wall mi incuriosisce, ho visto solo qualche spezzone.
    Questo è il mio http://luciebasta.wordpress.com/2011/05/04/buio-in-sala-7/
    Buona giornata!

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  3. @ Mamma F: piace anche a Stellina ma siccome ora "è grande" dopo le prime 5 volte mi ha detto "ok, mamma l'ho visto abbastanza!":-)
    Per cui abbi fede e resisti altri 4 anni!!:-)
    @ Mamma C: The wall invece non l'ho mai visto, sai?! Questo lo rimedio subito.
    Me sa che è il caso di finire "la mia vacanza da voi". Prometto che la prossima settimana ritorno!:-)

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  4. non ho visto i cuccioli....
    The wall l'ho visto tanto tempo fa, confesso di non avere grandi ricordi.
    Ci sono anche io, ecco il link http://uonderuoman.blogspot.com/2011/05/buio-in-sala-il-piccolo-nicolas-e-i.html

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:: Grazie delle tue parole :: Mamma C&F