martedì 21 dicembre 2010

La libertà anche a Natale


La comunità delle mamme blogger è autoreferenziale; ciò nonostante ha al suo interno un mucchio di correnti di pensiero diverso.
Mi diverte la cosa, perchè mi immagino un mondo in cui tutte le mamme siano così impegnate (sbagliando, rifacendo, riprovando e trovando) a capire i loro figli e il ruolo familiare e sociale che si sono beccate tra capo e collo come accade nella rete.
Sarebbe bellissimo.
Non so se ci pensate mai, ma non è che fuori dal web se ci si incontra al parco e si dice:"io preferisco il lettino montessori" ci si sente rispondere "io invece preferisco il co-sleeping fino ai 3 anni".
No, al parco (lo eleggo luogo simbolo, ma vale anche un parrucchiere, un posto di lavoro nella pausa pranzo, un viaggio in treno, etc..) ti si guarda come un marziano.
Osi dire che la tv la accendi di rado? Non dico averla strappata con le pinze dalla parete, dico centellinata: ti becchi le occhiate da micragnosa alternativa.
Dici che a tuo figlio a Natale hai comprato solo (poche) cose in legno e i regali li hai confezionati tu o acquistati in giro per l'Europa e te li sei fatti spedire a casa perchè non hai tempo di andare a comprarli? Ma cosa c'avranno di particolare che non c'è al supermercatino sotto casa, al Toy's o all'Iperbimbo? E' quella la domanda che aleggia no?
In rete invece si discute su tutto, anche sui regali di Natale: quanti e come farli ai bambini, chi ricorda le delusioni dell'infanzia quando spacchettava regali non richiesti, chi rimpiange i doni di cuore fatti a mano alla faccia del supertecno.
Io sono felice di un paio di cose, per il Natale di Simo: la prima è che lui, più di tutto, vuole che passi Babbo Natale e gli lasci un regalo, ma non ha mai chiesto qualcosa in particolare. Lui è proprio l'evento che vuole, e la cosa mi rende soddisfatta perchè non potrei avere conferma migliore della nostra decrescita felice. La seconda è che non saprebbe cosa chiedere, visto con quanta difficoltà passa il concetto voglio-compro a casa nostra; spesso è voglio-costruisco.

Questo per quanto riguarda noi, il nostro Natale, il nostro Babbo Natale e la nostra festa.

Poi inizia la girandola dei parenti, noi ne abbiamo tanti e tutti generosi, che però regalano cose scelte col criterio di chi non ha figli, di chi vive ben radicato nell'oggi, nella moda e nella tendenza; il risultato è che subito dopo il nostro Natale, ci arriva un fiume in piena di plastica, oggetti roboanti, colorati e fiammeggianti, saltellanti, sparacchianti che non si sa cosa farne.
I primi due Natali seri di Simo (il primo lo tralascio che aveva 4 mesi) me ne preoccupavo, temevo che i miei sforzi di insegnare ad amare i materiali naturali e le cose fatte con cura fossero vanificati da quell'orda di consumismo tutta insieme.
Balle.
Abbiamo un robot di plastica sparacchiante che sta a languire sul portico da un anno (ogni tanto rientra, sparacchia un pomeriggio e poi viene rimesso via per mesi), un cane che abbaia e lecca con una disgustosa lingua in silicone su un sedile della macchina da altrettanto tempo senza che nessuno l'abbia mai considerato, una macchina telecomandata dell'uomo ragno che fa normalissime corse con le altre macchine e non gode di preferenze.
Insomma, quello che si sceglie per i figli tutto l'anno il segno lo lascia, anche a Natale.
O almeno a 3 anni va così. Dopo non lo so, ma ne dubito (le scuole elementari pare siano un ottimo terreno di confronto tra brand, marchi e marche a più non posso...).
Certa di questo, lascio la libertà a tutti di regalarci qualsiasi cosa, non ho più cuore di raccomandare le mie preferenze per l'ennesimo anno: come la penso ormai lo sanno tutti, non c'è uno che non conosca la mia crociata a favore dei giochi naturali.
Frega niente? Pace. Regalate cosa volete.
Quello che ci piace lo terremo, il resto finirà, come già accaduto, nelle case di bimbi più poveri e che hanno mamme così occupate a sopravvivere da non aver tempo di farsi le pippe mentali su legno e marchi come faccio io.

PS. Buon inverno a tutti!
*************

9 commenti:

  1. ADORO queste tue parole. Grazie della riflessione e del piccolo sfogo.
    Pace! :-)

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  2. "con quanta difficoltà passa il concetto voglio-compro a casa nostra...": mi sforzo di far valere questo concetto anche a casa mia ma non sempre ci riesco. Come hai detto tu, la scuola e gli amichetti "viziati" influenzano molto. Ma faccio quel che posso... :-)
    Buon Natale!!!

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  3. Sempre onesta, sempre deliziosamente pungente, sempre splendidamente vera ... ti adoro, ma questo già lo sai no?
    Aspettiamo il resoconto del plasticame che ti arriva allora e poi facciamo i confronti, he he :)
    p.s. la foto mi ricorda me con orli in pasticceria, ma prima o poi nella vita ci andremo tutti insieme!!!

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  4. non c'è una sola parola su cui non concordo ;)
    io alla mia famiglia posso dire comprate questyo o quello..ma lato suocera vengono fuori giocattoli con cui la paazzana non gioca..tibo bambole ipertecno e di blastica dura..lei preferisce la pigotta...

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  5. parole sagge!anche noi ci stiamo impegnando...anche se è difficile ma i giochi li scelgo io anche da parte dei miei parenti ( nonni e zii )su certe cose devo arrendermi ( le carte dei pokemon ce l'hanno tutti a scuola e ho dovute prendergliele), l'importante è fare tutto con moderazione e passare il messaggio che non tutto gli è dovuto. baci

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  6. Ovviamente concordo.
    Però mi viene una considerazione: sul web ci si confornta con serenità perchè ci si sceglie e infatti nascono amicizie davvero profonde che sfociano addirittura in convegni o collaborazioni professionali.
    Nella vita "in carne e ossa" forse dovremmo confrontarci su questi temi con gli amici veri, quelli che parimenti ci scegliamo perchè col primo venuto è difficile trovarsi subito in sintonia.

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  7. pungolata da questo post, ho fatto un piccolo outing da me. l'età mi porta al compromesso ;D

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  8. Eccomi qui! Arrivo tipo Re Magio, seguendo stelle polari di commenti vari ;), per portare la prospettiva del "parente che non ha figli". Anzitutto, seppure "da fuori" condivido completamente le tue posizioni; e un'amica/parente esprimesse preferenze come le tue, sarei BEN felice di soddisfarle. Troppo spesso i regali si fanno più per dar soddisfazione a chi li compra che a chi li riceve... e così tu ti ritrovi con il plasticame di cui al tuo bimbo non importa un tubo (vivaddio). A me, invece, il plasticame fino a poco fa lo chiedevano espressamente, io soffrivo parecchio perché avrei voluto regalare altre cose (per carità, magari non adatte per motivi diversi, eh...), e quindi cercavo disperatamente vie di mezzo sentendomi anche un po' in colpa perché, in fondo, le richieste venivano dai bambini, e se loro volevamo i Gormiti chi ero io per ergermi a giudice e negarglieli in nome di chissà che principio?

    Quest'anno abbiamo ottenuto il "permesso" e quindi un libro (adeguato) a testa e questi DVD
    http://www.minuscule-dvd.com/dvd
    di cui mi sono innamorata appena li ho visti.
    Sperando di non aver comprato di nuovo qualcosa che piacerà solo a me, anche se non di plastica...

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