giovedì 2 dicembre 2010

Avvento laico ed apprendimento

Ormai avete capito che mi è più facile credere nel Grande Cocomero che in Dio e che il fervido credente (ma non altrettanto fervido praticante) è Papà D. Ho profondo rispetto ed ammiro (a tratti invidio) chi crede, perchè sicuramente ha una marcia in più, una forza sicuramente di grande aiuto in mille occasioni. Ma per il momento non sento la necessità di pormi domande o di cercare la mia via. Del perché si sia scelto per Matteo un percorso diverso dai miei credo è già stato affrontato altrove (che poi io pensi che a  bambini di neanche tre anni sia ancora presto per parlare di simboli e mi urti un po' vederlo abbozzare un segno della croce, è uno sconto da pagare). Ma la magia che circonda la figura di Babbo Natale, l'entusiasmo nell'addobbare l'albero o nell'allestire il presepe, la soddisfazione nell'ammirare poi l'opera compiuta, quella luce particolare nei suoi occhi, quella, io non voglio perdermela.  Il Natale in casa nostra è un'occasione di festa, uno spunto per riflettere e sicuramente un momento per stringersi stretti stretti i propri cari (amici, perché dei parenti non mi fate parlare..). Questo per inquadrare la mia posizione.
Ho visto tra le mamme blogger una parata di calendari dell'Avvento: nuovi, vecchi, riciclati, creativi, improvvisati o preparati in mesi.. Ed in rete non è passato inosservato: ho letto alcuni pareri su quale sia il significato, se lo si senta o meno e sul se abbia senso da noi in Italia. A casa mia non si è mai fatto, ma da bambina invidiavo follemente la mia amica storica S. che ogni giorno aveva il cioccolatino da mangiarsi. Inoltre devo dire che li trovo graziosi, anche svuotati di ogni significato alcuni sono vere e proprie opere di creatività. Fino all'anno scorso non ho organizzato nulla, ma quest'anno c'ho riflettuto ed ho deciso che sì, ce ne sarebbe stato uno anche per Matt.  Le motivazioni:  non ha ancora la percezione del tempo ed ogni giorno rimane malissimo quando scopre che Babbo Natale non è ancora passato. E' triste vederlo così abbattuto e frustrante non riuscire a fargli capire che deve passare ancora un po' di tempo. Come per i pallini sul calendario, che a seconda del colore significano che va all'asilo  o sta a casa, mi è sembrata una piacevole maniera di aiutarlo in questo difficile apprendimento  (caspita, ma il concetto di "tempo" è difficilissimo.. io non avrei neanche le parole per definirlo..).  Ho optato per una cosa sobria, estremamente semplice, così semplice che il calendario è quello del discount e per i regalini sono andata a tirar fuori la mia cassetta dei tesori di quando ero piccola: gomme di ogni forma e colore, timbrini, figurine, che da piccola avevo gelosamente custodito. Per le gomme è ancora un po' presto, vediamo l'anno prossimo, ma i timbrini di Pinocchio, uniti a qualche palloncino ed alle stelle filanti avanzate dallo scorso carnevale, si sono rivelati utilissimi. Avevo un poster con l'arca di Noè e tutti gli animaletti. L'ho tagliato in tasselli, così altri sei giorni sono stati riempiti. Il problema è stato trovare un posto in cui attaccarlo e per di più ad altezza squatter, in 60 mq non è che ci sia tutto questo spazio, così poverino è stato relegato dietro la porta d'ingresso. 


Non è un capolavoro, ma l'ho fatto col cuore e devo dire che lui l'ha gradito moltissimo. Il rituale (che stiamo perfezionando di giorno in giorno) prevede appena alzati una corsa in bagno (ed è qui che stiamo migliorando) e poi la lettura del numero del giorno sul libro dei numeri. Poi ci si dirige al calendario, si cerca il numero uguale a quello appena imparato e si trova la sorpresa. E' sufficientemente gratificante per lui ed a me dà la sensazione che poco per volta acquisti familiarità con i numeri (per le lettere stiamo lavorando coi magnetini della lavagna). E forse anche col tempo, visto che ogni giorno ripetiamo che al Natale mancano ancora tutti quei giorni la cui sorpresa non abbiamo ancora scoperto..
Non sarà intriso di tutto quello splendido significato che gli danno al Nord Europa, ma ce ne siamo fatti un perché.

8 commenti:

  1. ecco..come sempre sono cn te. Anche la papazzana ogni giorno mi chiede se è venuto babbo natale...quindi pure io da stamattina ho pensato al calendario..ma mi devo organizzare, anche perchè papà è via per lavoro e siamo un pò imprigionati qua tra i monti palermitani...dove preaticamente non c'è nulla.Ma ci sto pensando..;))

    RispondiElimina
  2. sai che io prima di venire a milano non l'avevo mai visto un calendario dell'avvento? la vera aspettativa di quando ero bambina era verso santa lucia (ieri bilingue per gioco ha postato su fb proprio su questo).
    max invece se li ricorda i calendari dell'avvento.
    quindi? io aspetto che g. recepisca questo fatto dell'attesa collegato al natale (evento religioso) e ai regali (evento consumistico).
    sull'evento religioso noi siamo tiepidini, pieni di dubbi e in ogni caso intendiamo il natale come festa per pochi intimi e possibilmente rapida. quindi dubito che al momento potremo trasmetterle molto incanto.
    Sull'evento consumistico è decisamente minimal lei. "G. vuoi dei giochi per natale?" "ma no ce li ho già!"

    RispondiElimina
  3. Io non ho mai avuto il calendario dell'Avvento ma per Belvetta l'ho voluto quest'anno proprio per aiutarla ad avvicinarsi al Natale che per lei è un periodo intensissimo visto che il suo compleanno è l'8 e qui si festeggia molto anche S. Lucia il 13 dicembre.
    Non ci sono numeri perchè non li sa leggere e penso che sia presto. Tutto qui è un gioco con numeri e lettere. Non mi va di fare troppe cose, di INSEGNARE sempre qualcosa in modo programmato. Meglio che scopra, che chieda lei.
    Quando saprà i numeri li metteremo.
    Il tuo calnedario mi sembra molto molto bello comunque...più del mio (oggi vi mostro l'orrore da me!).
    MDF vai sulla mia pagina Mammacheblogger! sul blog: ci sono i siti di Mammafelice e Maestra Laura. Hanno postato due calendari facilissimi!

    RispondiElimina
  4. Io adoro il calendario dell'Avvento. Anche io da piccola lo agognavo ma nulla... Così l'ho subito proposto ai miei bimbi. A loro piace più del Natale! Si immaginano questi folletti che vengono e portano delle cosine legate a quello che fanno durante il giorno (anche io il primo anno ho messo tutte le gomme che avevo da bambina!). E' un momento magico e misterioso, che è l'aspetto che io amo del Natale (noi siamo mooooolto tiepidi sul versante religioso). Quest'anno ho deciso di inventarmi anche delle filastrocche su di loro: è il regalo che apprezzano di più!

    RispondiElimina
  5. secondo me crescere con i nostri figli è una delle cose che ci rende più ricche al mondo..aprire la nostra mente e il nostro cuore anche verso ciò che è diverso da noi o dal nostro pensiero è fantastico!

    RispondiElimina
  6. condivido molto del tuo post (ho letto anch'io molti post delle amiche blogger) soprattutto la prima parte, e dove dici che chi ha fede ha una marcia in più. Riguardo ai calendari dell'avvento non sono contemplati da me e non avrei la pazienza per farne uno. E poi quest'anno sono fin troppo impelagata con la Pigotta per Scienziatino :-)
    La gioia di vedere i loro occhi mentre fanno l'albero però, quella non me la sono mai persa...rigorosamente l'8 dicembre... :-)

    RispondiElimina
  7. è appena arrivata la classifica dei top blog disabilità..sono seconda...un grazie personale a voi che mi avete seguita, appoggiata...incitata..grazie.

    RispondiElimina
  8. Da piccola niente calenadario, poi mia mamma ha iniziato a comprare quelli di cartone con dei cioccolatini schifosi (sono molto esigente per il cioccolato: poco, ma super) dentro per i miei nipoti. Ora mi sono affacciata al mondo delle mamme-blogger-creative-opinioniste e mi sono fatta acciuffare. Io l'ho comprato ma l'ho personalizzato, inserendoci attività che alla simpatica canaglia piacciono e qualche ovetto di cioccolato schifoso http://clp8uq.bay.livefilestore.com/y1plgVKj6OGTqOOJSiM3cV_-ALTaoxaRg_JWK-UenlYThxrFaKW39eFXUwElaHQ89wbniSmSmckgmSANadIFMSvIQ/24.gif
    La cosa che più mi è piaciuta è stato pensare a cosa metterci dentro e a immaginare le reazioni della canaglietta.

    RispondiElimina

:: Grazie delle tue parole :: Mamma C&F